Leggenda della Fata dell’Uva:
” Tanto tempo fa la vite non produceva grappoli d’uva. Era una pianta ornamentale con belle foglie irregolari e dentate. Le foglie belle aperte catturavano la luce del sole dando forza e vigore a tutta la pianta. Un contadino, un giorno si preoccupò che l’ombra di tutte le foglie privasse le sue culture sottostanti del sole vitale. Così un giorno decise di tagliare i rami più lunghi della vite e di togliere dai rami restanti le foglie più grandi. Al tramonto la vite recisa, pianse per questi tagli e ne soffrì a tal punto da richiamare l’attenzione di un usignolo. L’uccello per consolarla iniziò a cantare una melodia dolce e soave. La vite venne pervasa da una sensazione di benessere e smise di piangere fermando sui rami tutte le sue lacrime. Nel frattempo era sopraggiunta una Fata incantata dal dolce canto. La Fata ballò tutta la notte attorno alla pianta al ritmo melodioso del canto dell’usignolo. Volteggiando, fece cadere dalle sue ali polvere fatata che si posò su ogni lacrima rimasta sui rami. Le lacrime, tonde come perle, cominciarono a trasformarsi in piccoli frutti… in chicchi d’uva. Un battito d’ali, poi della Fata portò un venticello scherzoso che riunì i chicchi in grappoli d’uva. Da quel giorno la vite produsse dolcissimi frutti.”