Olga Tokarczuk, premio nobel 2018 per la letteratura “per un immaginario narrativo che con passione enciclopedica rappresenta l’attraversamento dei confini come forma di vita”, ha arricchito lo scenario delle celebrazioni del settecentenario dantesco per Ravenna Festival e Scrittura Festival 2021. Per una scrittrice nota per il timbro mistico delle sue opere era inevitabile che arrivasse una Fata dell’Acqua per accompagnarla con il suo messaggio nei suoi viaggi reali e di fantasia: “In un mondo fatto di connessioni ogni essere vivente, ogni azione, ogni pensiero e ogni sogno costituiscono parti uniche ed essenziali dell’universo come lo è ogni singolo sasso di un corso d’acqua. Il tutto fluisce nel susseguirsi di cambiamenti, incontri e scontri come le acque che scorrono calme e anche impervie nel letto di un fiume. Ad ogni battito d’ali di una Fata dell’Acqua, per lo accoglie, corrispondono movimento e vitalità che allontanano la staticità dalle idee e dai pensieri…”. (“In a world made of connections, every human being, every action, every thought and every dream constitute unique and essential parts of the universe just like every single pebble in a stream of water. Everything flows into the succession of changes , meetings and clashes like the water that runs calm but also troubled in the bed of a river. For those who accept it, a Water Fairy’s beating of wings correspondes to movement and vitality wich move away stillness in ideas and thoughts!”)